Coxartrosi - Artrosi dell'Anca

28.03.2020

Generalità

La coxartrosi, o artrosi dell'anca, è una condizione infiammatoria di tipo cronico, contraddistinta dalla degenerazione progressiva della cartilagine articolare costituente l'articolazione dell'anca.
La coxartrosi può essere di tipo idiopatico oppure di tipo secondario: è idiopatica, quando insorge per motivi non individuabili; è secondaria, invece, quando è la conseguenza di un trauma, una frattura, un'infezione ecc.
La sintomatologia connessa alla coxartrosi comprende tre stadi di gravità: dal primo al terzo stadio, le manifestazioni cliniche si fanno mano a mano più intense e debilitanti per il paziente.
Il trattamento dipende principalmente dalla severità del quadro sintomatologico: in presenza di sintomi lievi o moderati, è indicata una terapia conservativa; viceversa, in presenza di sintomi molto gravi, è necessaria una terapia chirurgica.

Breve richiamo anatomico: l'anca

L'articolazione dell'anca, o più semplicemente anca, è composta da un'impalcatura scheletrica, al cui sostegno concorrono una serie di muscoli e legamenti.
Le ossa che formano l'articolazione dell'anca sono il femore (osso della coscia) e il bacino. Il femore concorre con la sua regione prossimale, precisamente con la cosiddetta testa e il sottostante collo. Il bacino, invece, partecipa con una porzione simile a una cavità, chiamata acetabolo.
L'anca è una delle articolazioni più grandi del corpo umano e appartiene alla famiglia delle enartrosi. Nelle enartrosi, una porzione ossea convessa alloggia in una porzione ossea concava; tale struttura, assieme ai legamenti che la circondano, gode di un'ampia mobilità.
Per ridurre le frizioni interossee e gli urti da impatto, l'anca - allo stesso modo di altre articolazioni simili - è circondata da liquido sinoviale e da cartilagine. Se ne fosse priva, le superfici ossee andrebbero incontro a deterioramento, in conseguenza a sfregamenti e/o attrito.
Grazie all'anca, l'uomo è in grado di assumere la stazione eretta, camminare, correre ecc.

Cause

Dal punto di vista patofisiologico, la coxartrosi insorge per effetto di quel processo di degenerazione della cartilagine articolare che interessa l'anca e di cui si è parlato nel capitolo precedente.
Infatti, la degenerazione della cartilagine articolare comporta un assottigliamento dello strato cartilagineo, che ricopre le superfici ossee degli elementi costituenti l'anca.

Dall'assottigliamento dello strato cartilagineo deriva che le superfici ossee sfregano tra di loro, producendosi in un fenomeno del tutto anomalo, che causa infiammazione.

COXARTROSI IDIOPATICA E COXARTROSI SECONDARIA

La coxartrosi può essere di tipo idiopatico e di tipo secondario. È idiopatica, quando insorge per cause sconosciute o non riconoscibili; è secondaria, quando compare a seguito di altre affezioni dell'anca, come per esempio traumi, fratture, infezioni articolari, infezioni ossee, episodi di osteonecrosi e malattie congenite dell'anca (es: displasia congenita dell'anca).

FATTORI DI RISCHIO

I più importanti fattori di rischio della coxartrosi sono: l'età avanzata, l'appartenenza al sesso femminile, una storia passata di infortuni articolari all'anca, la sedentarietà, l'obesità/sovrappeso, il diabete e la presenza di particolari forme di artrite, quali l'artrite reumatoide o la gotta.

COXARTROSI MONOLATERALE E BILATERALE

La coxartrosi può essere monolaterale - cioè interessare una soltanto delle due articolazioni dell'anca - oppure bilaterale - ossia colpire entrambe le articolazioni dell'anca.
La monolateralità e la bilateralità dipendono dagli elementi che favoriscono la degenerazione della cartilagine articolare.

Sintomi e Complicanze

Il caratteristico sintomo della coxartrosi è il dolore a livello di dove prende posto l'articolazione dell'anca infiammata e nelle immediate vicinanze (inguine, parte anteriore della coscia ecc).
Dal dolore dipendono un'incapacità di movimento più o meno accentuata e una certa rigidità articolare.

STADI SINTOMATOLOGICI DELLA COXARTROSI

Secondo i medici, la coxartrosi è generalmente suddivisibile in tre stadi sintomatologici:

  • Primo stadio. È lo stadio iniziale e meno grave della coxartrosi. In questa fase, i pazienti soffrono di dolori periodici a livello di dove risiede l'anca infiammata, scatenati, il più delle volte, da un'attività fisica di moderata/elevata intensità.
    La coxartrosi al primo stadio è una condizione alquanto subdola, in quanto, con il riposo dell'arto inferiore sofferente, la sensazione dolorosa tende a scomparire molto rapidamente e in maniera quasi completa. Ciò induce chi è portatore del problema a trascurare la sintomatologia dal carattere periodico e a non riferirla a un medico o a un esperto in materia di osteoartrite.
  • Secondo stadio. È lo stadio intermedio della coxartrosi. In questa fase, il dolore assume nuovi connotati: innanzitutto, è più intenso, rispetto al primo stadio; in secondo luogo, riguarda una zona anatomica più ampia, interessando anche l'area inguinale e la parte anteriore della coscia; in terzo luogo, può comportare un senso di pressione o bruciore; infine, in ultima istanza, può comparire non solo in occasione di un movimento o un'attività fisica di una certa intensità, ma anche a riposo.
    L'intensità del dolore, che caratterizza il secondo stadio, è tale per cui i pazienti hanno difficoltà a compiere determinati movimenti con l'arto sofferente: la sensazione dolorosa in atto, quindi, pregiudica la mobilità articolare dell'anca infiammata.
  • Terzo stadio. È lo stadio finale della coxartrosi, il più grave. In questa fase, il dolore diventa una sensazione particolarmente intensa, costante (dolore cronico) e diffusa. I movimenti dell'anca risultano fortemente pregiudicati, al punto che i pazienti lamentano difficoltà anche durante una semplice camminata, nel fare le scale e nell'utilizzare la bicicletta.

COMPLICANZE

In genere, le complicanze della coxartrosi sono una conseguenza del terzo stadio sintomatologico.
Infatti, il dolore cronico e la ridotta capacità di movimento dell'anca influiscono negativamente sulla qualità di vita dei pazienti, in quanto questi lamentano un malessere continuo e hanno problemi a spostarsi a piedi anche per brevi tratti.
La sedentarietà obbligata, a cui sono costretti i portatori di una coxartrosi al terzo stadio, causa un'atrofia dei muscoli dell'intero arto inferiore (polpacci in particolare) a carattere progressivo.

QUANDO RIVOLGERSI AL MEDICO?

La presenza di dolori sospetti a una o entrambe le anche, soprattutto dopo un'attività fisica, rappresenta un buon motivo per rivolgersi al proprio medico curante, in maniera tale da approfondire la situazione.
È importante ricordare ai lettori che l'individuazione di una coxartrosi a uno stadio iniziale comporta un trattamento meno invasivo e una tendenza minore a sviluppare complicazioni.